• prima pagina
    • localizzazioni
    • attualità e notizie
    • mappa del sito
    • obiettivi
  • libri progetti concorsi
    • concorsi
      • concorsi 2018
      • concorsi 2017
      • concorsi 2016
      • concorsi 2015
      • concorsi 2014
      • concorsi 2013
    • concorsi programma mappe
    • progetti
    • libri
      • recensioni 2020
      • recensioni 2019
      • recensioni 2018
      • recensioni 2017
      • recensioni 2016
      • recensioni 2015
      • recensioni 2014
      • recensioni 2013
      • recensioni 2012
      • recensioni 2010
      • recensioni 2009
    • bibliografia tematica
  • contatti
  • da scaricare
    • schede tecniche
    • scarica e acquista CeA
    • scarica notizie
    • scarica progetti

Articoli

Ultima modifica: Giovedì, 05 Novembre 2020 11:39 | Visite: 0
Slider

Slider

 

Giorgio Casati- sinestesie pittoriche

Giorgio Casati- sinestesie pittoriche

Giorgio Casati- sinestesie pittoriche

Testi di: Claudio Cerritelli, Fania Cavaliere, Ugo La Pietra, Luca Bochicchio,  Corrado Gavinelli. Editoriale Giorgio Mondadori ( Milano), 2020

Pp. 176, € 20

Approfondimenti psicoanalitici dimostrano che nell’arte e nel linguaggio artistico di ciascuno si racchiudono i misteri dell’anima umana; aspetti specifici e fondamentali della psiche si manifestano attraverso i pensieri che influenzano le idee produttrici delle immagini create con gli oggetti realizzati strumentalmente dalle nostre espressività. Giorgio Casati ha raccolto in questo libro una selezione di opere artistiche da lui prodotte e a cui è particolarmente legato affettivamente. Lui, architetto, preciso tecnologo della fabbricazione, attento amministratore di patrimoni edilizi pubblici, appassionato promotore di sviluppi costruttivi, ha sempre manifestato il gusto, la passione per l'attività espressiva, attraverso la manualità; senza sentirsi legato, in questo caso, a influenze, indirizzi e tendenze stilistiche; ma affrontando semplicemente le tematiche della pratica rappresentativa. In aggiunta nel libro ha voluto affiancare, alle pagine di riproduzione grafica, i contributi di autorevoli amici e magistrali rappresentanti delle sue esperienze culturali, che hanno testimoniato il loro apprezzamento e la comprensione tecnica della sua opera. Ciò in una sorta di unione tra quelli che sono gli interessi e le espressioni del proprio agire e i legami di umanità e ideologia. Tra i saggi che presentano il lavoro, quello diClaudio Cerritelli coglie la laboriosa ricerca, di contenuti e forma, alla base del lavoro” Tutto questo repertorio di possibilità operativa significa per Casati ricerca dell’essenzialità della forma, secondo le valenze dell’ Arte Concreta ( non astratta in senso convenzionale ) basata sull’intuizione del ritmo cromatico, sull’oggettivazione degli accordi tra segno e colore, sulle connessioni tra materia e forma, sull’alternanza simultanea di strutturazione e frantumazione dell’immagine. …”  .Corrado Gavinelli definisce le opere nuove di Casati più mature concettualmente e proponenti molteplici diversificazioni espressive, tutte inventive a causa del loro sperimentalismo. Compiendo un riferimento maggiormente legato alla contemporaneità, le avvicina soprattutto alle tendenze della Transavanguardia italiana e della sua corrispondente corrente tedesca dei Nuovi Selvaggi e poi a quelle forme organico/ post-astrattistiche alquanto cromatizzate del recente Gillo Dorfles artista. Fania Cavalieredichiara che la vocazione al disegno in Casati non sembra quella che più tradizionalmente si lega all’architettura. Osservando le sue eleganti cosmogonie in ceramica smaltata, definisce il suo operare un complessivo sguardo sulla realtà, dove l’architetto-artista osserva e racconta la Natura, così come questa gli appare. In particolare Gavinelli svela come Casati definisca- con le sue varie tipologie pittoriche – nuove forme espressive sia nelle endiadi sia di una natura incontaminata delle evoluzioni e, delle involuzioni; forme delicate ed audaci che meritano una particolare ammirazione. Poi, con le domande rivolte da Fania Cavaliere a Casati si puntualizzano alcuni concetti artistici di autori contemporanei che appaiono significativi riferimenti alle opere di Casati. Ugo La Pietraricorda quanto- per molti architetti- sia una sofferenza il non riuscire a esprimersi compiutamente attraverso la pittura e come Casati sia riuscito a trovare "uno spazioin grado di equilibrare la lunga fatica dei suoi progetti attraverso la pittura." Come le sue opere dimostrino energia evocativa, vitalità, ottimismo, immaginazione; un desiderio di libertà e disinvoltura creativa, contrastante con le sue rigorose pratiche progettuali. Quindi il libro propone una selezione delle opere pittoriche e ceramiche, che comprende "endiadi", "omaggi" a pittori a lui vicini, ritratti di amici e altri artisti frequentati da Casati, dipinti realizzati prevalentemente con tecnica acrilica; poi piatti e piastre in ceramica dai colori intensi; disegni eseguiti per progetti di installazioni. Le opere dimostrano il suo desiderio di esprimere attraverso l'arte la ricerca di una ragione sintetica del lavoro: una manifestazione delle sue fantasie che egli ritiene indispensabile affiancare alle espressioni e alle sue competenze tecniche, alla sua visione ordinata del lavoro e dell'impegno sociale. La sua esperienza professionale lo ha portato nel tempo a applicarsi in varie discipline, dal design, alla costruzione edilizia, all'amministrazione della cosa pubblica, senza mai abbandonare l'interesse personalistico dell'espressione nel campo delle arti visive. Il libro termina con una raccolta di immagini che ritraggono Gillo Dorfles con Barbara Casati (accanto a opere di Casati esposte ad Albisola) e, altre foto con: Casatie Bruno Munari; conHeinz Waibl presso lo Studio A/A di Casati nel cortile di Via Giusti; con Luigi Sansone nel laboratorio ERNAN Design ad Albisola S.; con Ugo La Pietra nel cortile della sua abitazione- studio in Milano; con Alberto Marangoni nel suo studio a Como Albate, con Mirella Loik e Corrado Gavinelli presso la Fondazione “Villa Carlotta” in Tremezzoe, con Angelo Casciello; con Nicola Salvatore; a Chiasso con Nicoletta Ossanna Cavadini, Fulvio Caldarelli, Gillo Dorfles, Alberto Marangoni, Luigi Sansone e, infine, in Vigevano con Cesare Giardini, Vito Giuliana, Fortunato D’Amico  Giuseppe Lippi. (RG)

 

Architettura in quarantena - Un'originale riflessione sul futuro dell'architettura dopo il periodo di quarantena

Architettura in quarantena - Un'originale riflessione sul futuro dell'architettura dopo il periodo di quarantena

Architettura in quarantena - Un'originale riflessione sul futuro dell'architettura dopo il periodo di quarantena

Pierluigi Nicolin

Skira Editore (Milano), 2020

ISBN: 885724445

Pp. 48, € 9,90

L’autore, docente, direttore della rivista Lotus, progettista, propone considerazioni e citazioni letterarie che pongono in relazione la città, le sue architetture, la vita dei suoi abitanti, la mobilità, l’uso degli spazi pubblici con la vicenda della pandemia. Rileva l'avvenuto condizionamento dei rapporti tra le persone e la percezione nuova che si ha di tanti aspetti urbani, chiamando in causa luoghi quali la piazza, la strada, la scuola e introducendo dotti termini di riferimento. Per spiegare l'eterotopia, descrive la piazza colonnata di San Pietro di Bernini a Roma, sostitutiva, nella città deserta, degli spazi della grande Basilica cristiana, durante la preghiera che il Papa vi ha rivolto, nel periodo di più grave diffusione della malattia. Fa riferimento alla prossemica, cioè allo studio delle relazioni di vicinanza (messa in crisi dai pericoli del contagio); alla politicizzazione degli aspetti biologici (salute e gestione dei bisogni sociali), che ha reso obbligatori distanziamenti e confinamenti. Ragiona, proponendo l'osservazione di pitture di Canaletto, Katsushika Hokusai e Jeff Wall, sulla palingenesi, il rinnovamento, la rigenerazione, la nuova etica progettuale: temi che si imporranno anche in architettura, al termine della quarantena. In appendice, il libro riassume chiaramente le tappe di diffusione del virus, almeno per quanto riguarda la fase della primavera 2020 e gli effetti sociali, economici e tecnologici che ha provocato.

 

 

Sabbia rigida

Sabbia rigida

Sabbia rigida

Viaggio tra i grattacieli, emblemi del capitalismo finanziario, e il Partenone, massima espressione architettonica dell’antichità, per esplorare la relazione tra l’architettura e l’edilizia.

Renato Di Criscio

Kdp Amazon (editoria online), 2020

Pp. 228, € 15,00

L'autore, progettista presso l'ATS Brianza, dichiara di voler stimolare con questo libro la curiosità di quelli che di architettura non hanno conoscenze, a suo parere per la poca diffusione nelle librerie di questi argomenti (considerazione che si contrappone all'enorme mole di pubblicazioni esistenti).Le riflessioni nascono dall’esame di tre aspetti, solo apparentemente diversi tra loro.Nel primo, i grattacieli, si descrivono e citano di questa emblematica tipologia i maggiori esempi mondiali e più originali territorialmente.Nel secondo, puntualizzando il differente significato da attribuire ai termini edilizia e architettura, protagonisti sono i più famosi progettisti della modernità e le loro differenti visioni culturali e metodologiche.Infine la parte intitolata "Il Partenone" si addentra in molti aspetti della politica, della cultura, dell'arte dell'antica Grecia, da ritenersi base primordiale di ogni civiltà e attività umana.In sostanza la trattazione molto articolata del libro, divenendo compendio storico alternativo alla ricerca accademica e non aderendo a una precisa tendenza e espressività stilistica, invita il lettore a una attenta considerazione di questa disciplina e ai suoi aspetti così importanti per l'ambiente e l'umanità.

 

Deutsches Architektur Jahrbuch 2020

Deutsches Architektur Jahrbuch 2020

Deutsches Architektur Jahrbuch 2020

German Architecture Annual 2020

Yorck Förster, Christina Gräwe, Peter Cachola Schmal

DOM publishers (Berlino), 2020

(German / English)

Pp. 256 € 38,00

Il volume si apre con la presentazione della James-Simon Galerie di Berlino, sull'isola dei Musei, di David Chipperfield, l'architetto che ha vinto il DAM Prize for Architecture in Germany 2020 per la seconda volta, dopo il 2010, con il Neues Museum. Dopo la presentazione degli altri quattro progetti finalisti, la prefazione (scritta dai curatori, studiosi di architettura, legati al DAM - Deutschen Architekturmuseum), riassume le motivazioni che hanno portato alla scelta delle varie opere. Per il premio, un comitato consultivo di esperti (Christina Budde, Christoph Hesse, Nicole Heptner, Anne Kaestle, Friederike Meyer, Manfred Ortner, Stephan Schütz, Dijane Slavic, Peter Cachola Narrow, Yorck Forester, Christina Graewe) ha preso in esame circa 180 edifici e ne ha selezionati 26, fra cui i cinque destinati alla classifica finale. Non meno di 16 delle opere in elenco sono complessi residenziali, o a funzione mista, cosa che ha evidenziato il sussistere ancora nel paese la necessità di abitazioni; molte sono poi dedicate alla densificazione e alla rigenerazione urbana. Nel libro, il saggio di Reiner Nagel, direttore del Bundesstiftung Baukultur (Fondazione Federale della Cultura edilizia), sottolinea come la maggior parte delle opere abbia una localizzazione suburbana e ben cinque di esse siano fabbricati rurali; inoltre prende in considerazione i difetti del progressivo sviluppo estensivo delle città e auspica il rafforzamento e la diffusione della cultura e dei concorsi di architettura. Tre opere sono localizzate all'estero: in Albania, Myanmar, Ecuador; riguardo alla prima di queste tre, il volume riporta un'intervista a Peter Wilson, suo autore. In molte delle realizzazioni selezionate si evidenzia un'attenzione alle forme dell'architettura tradizionale, oltre che una linearità e pulizia delle superfici e dei volumi che manifesta le influenze del razionalismo sull'architettura tedesca contemporanea. L'appendice, oltre a crediti, indici e notizie sugli autori delle presentazioni, propone un elenco delle esposizioni, dei documenti sull'architettura e dei premi a cui DAM ha contribuito.(RG)

 

Vittorio Gregotti - Tempo e progetto

Vittorio Gregotti - Tempo e progetto

 

Tempo e progetto

Vittorio Gregotti

Skira Editore (Milano), 2020

Pp. 96, € 15,00

ISBN 978-88-572-4191-3

In questo suo ultimo scritto Gregotti riflette su alcuni significati che il tempo, come passato, presente e futuro, assume in quanto materiale strutturale del progetto di architettura, come lo spazio, il luogo e l’uso. L'impostazione totalmente filosofica delle considerazioni proposte costringe prima di tutto il lettore - e l'autore lo ammette più volte - ad impegnare le proprie convinzioni teoriche alla cattura del nesso tra l'argomento trattato e la personale pratica del progetto di architettura. L'autore spiega che la parola "tempo" suggerisce un'ampia serie di significati nelle diverse culture visive, letterarie, cinematografiche: definizioni di condizioni atmosferiche; espressioni discorsive; riferite alle parti di un'opera musicale, di un incontro sportivo. Il tempo è comunque insieme qualitativo (il tempo della storia); quantitativo (quello degli orologi). Importanti pensieri sul tema sono stati elaborati da uomini di scienza quali Galileo, Maxwell, Einstein, Boltzmann, Platone e Husserl. Riguardo alla pratica dell'architettura, Gregotti vuole discutere della sua irreversibilità; del tempo come unico fondamento del presente; dei mutamenti che avvengono nel costume sociale; della nostalgia del passato, del futuro... Di quanto sia complessa in architettura l'interpretazione della mutevole relazione del tempo con la nozione di spazio e forma; del tempo, che insieme al luogo e allo spazio è il tema offerto all'architetto come opportunità del presente, nel confronto con un passato poetico... Definisce la rappresentazione del passato come una connessione a un tempo selezionato nella nostra memoria, attraverso particolari momenti collettivi. Nel "post scriptum", ultimo degli undici capitoli del libro, l'autore giudica con rassegnazione la situazione dell'architettura contemporanea, che sembra aver abbandonato ogni ricerca di fondamento ideologico. RG

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 

Joomla template created with Artisteer.